La dieta mediterranea entra a pieno titolo nel patrimonio immateriale dellumanità. Nei giorni scorsi, infatti, il Comitato tecnico dellUNESCO ha espresso parere favorevole, ora si attende la ratifica dal Comitato Esecutivo della Convenzione sul Patrimonio Mondiale dellUmanità, che si riunirà dal 14 al 19 novembre prossimi a Nairobi, in Kenya. Un altro importante tassello è stato raggiunto per la valorizzazione e promozione del patrimonio agroalimentare e culturale italiano ed in particolare di quello del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Il merito di questo riconoscimento è frutto di un lavoro che
parte da lontano. Infatti, già nel 2006 Italia, Spagna, Marocco e Grecia
avanzarono la candidatura per linserimento della Dieta Mediterranea nella Lista
dellUNESCO che è stata riproposta il 30 agosto 2009 dai 4 stati membri
coordinati dal Ministero delle Politiche Agricole.
Inoltre, il 13 marzo 2010
è stata firmata in Marocco la Dichiarazione di Chefchaouen a
sostegno della candidatura della Dieta Mediterranea da parte delle quattro
comunità emblematiche Cilento (Italia), Koron
(Grecia), Sorìa (Spagna) e Chefchaouen (Marocco). LItalia era rappresentata dalla delegazione guidata dal
Capo di Gabinetto del Ministro delle Politiche Agricole, dal Sindaco del Comune
di Pollica e dal Presidente del Parco. Con la firma della Dichiarazione le
quattro comunità si sono impegnate ad avviare forme di partenariato e
collaborazione reciproca per laffermazione e la divulgazione della Dieta
Mediterranea ed a realizzare, tra laltro, un evento che si svolgerà nei
prossimi mesi nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano che avrà come
scenario principale la località di Pioppi, frazione di
Pollica.
Accolgo con grande gioia e soddisfazione la notizia del parere favorevole del Comitato tecnico dellUNESCO perché per noi afferma il Presidente Amilcare Troiano la Dieta Mediterranea, individuata principalmente dal prof. Ancel Keys che trascorse molti anni della sua vita a Pioppi per studiare le abitudini alimentari, lo stile di vita ed i benefici sulla salute che tale alimentazione apportava alle popolazioni cilentane, è un patrimonio condiviso che si tramanda di generazione in generazione. In questottica, grazie al Ministero delle Politiche Agricole, abbiamo sostenuto con convinzione e forza la candidatura della Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Mondiale Immateriale dellUmanità UNESCO.
Il riconoscimento Unesco sarà per il territorio del parco e non solo un importante veicolo di marketing ed offrirà nuovo impulso alle produzioni agroalimentari, prima fra tutte lolio extravergine di oliva, alimento principe della dieta mediterranea. Oltre, ad essere uno stimolo per iniziative a favore di una corretta alimentazione a partire dai bambini sempre più a rischio obesità.